Lasciateci…danzare: rivelazioni d’artista

1) Come e quando sei stato/a rapito/a dalla danza?
Sono cresciuta giocando solo con i maschi…per far parte del loro gruppo ho imparato ad essere veloce, agile, onesta, lucida. giocavo solo a calcio….e ad arrampicarmi…vincevo spesso perché avevo una dote impagabile: la creatività. a dieci anni sono “capitata“ in una sala piena di piccole ballerine. non ero entusiasta, ma presto ho scoperto che quello era il mio mondo…il “piccolo universo“ dove avrei potuto dare il meglio, solo per me….dove cuore, sacrificio e passione avrebbero trasformato la mia vita in un cammino pieno di colori…e da quel giorno non ho mai smesso di viaggiare.

2) Come gestisci il concetto di Tempo e Spazio?
Ascolto sempre come cambia il battito del mio cuore nelle realtà che vivo e disegno quelle emozioni nella musica. così posso essere tempo nello spazio.

3) Quali nodi tematici attraversa questo spettacolo?
Il viaggio, l’interculturalità, l’incontro, la solitudine, l’unicità dell’essere umano.. che ci rende così diversi e così incredibilmente simili.

4) Tre parole che esprimano il dialogo che vorresti creare con il pubblico
Diretto Onesto Aperto.

5) Con quale costume entreresti in una scena deserta?
Un abito bianco con una linea rossa perpendicolare al suolo.

 

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